Metal. Il nuovo progetto di Lia Stein presentato a MIA 2023

 

La recente indagine di Lia Stein, già presente in “Geometrie cromatiche” e “Luce Riflessa” diventa protagonista del nuovo progetto “Metal Architecture”  presentata alla 12 a edizione del MIA, la più importante fiera italiana dedicata alla fotografia, in
programma dal 23 al 26 marzo al Superstudio Maxi di Milano.

Come nel titolo così deciso e dotata di una certa musicalità, anche nei suoi scatti, la fotografa lavora in modo netto e tagliente, evitando ogni cedimento retorico come i giochi di riflesso che ogni architettura creata da grandi superfici metalliche pur suggerisce. Lia Stein si concede solo qualche accostamento poetico come quando riprende un esile albero o un aggraziato lampione fin de siècle sullo sfondo di superfici che così si animano di nuove vitalità. Per il resto l’analisi si svolge su due livelli complementari, quello del confronto fra volumi e quello del dialogo con il colore perché, suggerisce la fotografa, il metallo non è cromaticamente anonimo. Lo schiacciamento prospettico delle riprese crea quinte spettacolari dove le linee accostano e insieme dividono il color antracite di alcune zone al grigio chiaro di altre, l’azzurro di una diffusa illuminazione artificiale e quello del cielo. Poi, quando tutto sembra virare sulle cromie fredde, ecco nuove architetture dinamiche e misteriose dove a dominare sono il giallo, l’arancione, l’avana che evocano gli antichi edifici in pietra delle nostre antiche civiltà. Ma è solo un bagliore perché poi Lia Stein torna al fascino delle grandi facciate metalliche per sottolineare i disegni geometrici che le attraversano, i segni netti che le suddividono, le sottili linee che le scandiscono. Per raccontarci che chi dice che queste architetture sono fredde e senz’anima semplicemente non le ha davvero viste e interrogate.

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