Metal Architecture

Fotografie tiratura limitata stampa fine art

Esposte a:
– MIA 2023 – Milan Image Art Fair

Si dice che prima ancora di fotografare bisogna saper guardare: ciò caratterizza la ricerca che Lia Stein conduce nel campo dell’architettura anche se il suo intento la porta a percorrere strade caratterizzate da una libertà espressiva che elude precisi confini come nella sua più recente indagine dove il già affrontato lievemente in “Geometrie cromatiche” e “Luce riflessa” diventa protagonista di “Metal”. Come nel titolo così deciso, anche nei suoi scatti la fotografa lavora in modo netto e tagliente, evitando ogni retorica e concedendosi solo qualche accostamento poetico come quando riprende un esile albero o un aggraziato lampione fin de siècle sullo sfondo di superfici che così si animano di nuove vitalità. Per il resto l’analisi si svolge su il confronto fra volumi e quello del dialogo con il colore perché, suggerisce la fotografa, il metallo non è cromaticamente anonimo. Lo schiacciamento prospettico delle riprese crea quinte spettacolari dove le linee accostano e insieme dividono il color antracite di alcune zone al grigio chiaro di altre, l’azzurro di una illuminazione artificiale e quello del cielo. Poi, quando tutto sembra virare sulle cromie fredde, ecco nuove architetture dominate dal giallo, l’arancione, l’avana che evocano gli antichi edifici in pietra delle antiche civiltà. Poi Lia Stein torna al fascino delle grandi facciate metalliche per sottolineare i disegni geometrici che le attraversano, i segni netti che le suddividono, le sottili linee che le scandiscono. Per raccontarci che chi dice che queste architetture sono fredde e senz’anima semplicemente non le ha davvero viste e interrogate.

Roberto Mutti

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