Logica della Metamorfosi

Fotografie tiratura limitata stampa fine art

Esposte a:
– MIA Fair X edition 2021

Lia Stein proprio sula presenza della geometricità nella realtà ha costruito una parte importante della sua produzione creativa approfondendo con maestria il rapporto che la lega alla fotografia di architettura. Messi in discussione alcuni elementi come la precisione descrittiva e la completezza dell’insieme, ha lavorato “a togliere” andando fino in fondo alla sua indagine. In “Logica della Metamorfosi”, la più recente delle ricerche svolte in questo campo, il suo è stato come lo sguardo dello scultore che in un blocco di materiale informe individua subito la parte da eliminare per far nascere quanto vuole. Per giungere al risultato che si è prefissa, Lia Stein usa l’obiettivo per entrare nel profondo della realtà e così negarla nel suo apparire ma esaltarla nella sua più profonda essenzialità. Nascono così queste opere concepite non come dittici (cosa che implicherebbe una sequenza temporale a legare le due immagini) ma come doppia faccia specchiante della stessa realtà contemporanea che non si muove nel tempo ma nello spazio tanto è vero che le due fotografie si potrebbero – in linea teorica – rovesciare specularmente mantenendo l’idea in base. Gli spostamenti degli angoli di visuale, l’esaltazione delle prospettive, il percorso fatto di decisi scarti induce a ritrovare nelle immagini un incontro di forme definite dal saettare di linee che le compongono giocando sui pieni e sui vuoti, sui contrasti netti del bianconero e sulla lievità del colore, sulle linee acuminate spezzate dagli angoli e sulla morbidezza di quelle curve. Giunta ai confini dell’essenzialità, Lia Stein cede il passo a chi osserva le sue fotografie per condividerne il senso perché ogni opera acquista una sua autenticità non solo come figlia di chi l’ha realizzata ma anche come punto di incontro con altri che la indagano, la apprezzano, la comprendono.

Roberto Mutti

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